Michele Tavernaro vince la Dolomites Skyrace

La neve caduta sulle cime dolomitiche della Val di Fassa nella notte ha fatto temere per il regolare svolgimento della Dolomites Skyrace, terza tappa del “Buff® Sky Runner World Series” 2005, il Campionato Mondiale di corsa in alta quota. Fortunatamente di buon mattino il tempo è migliorato ed un pallido sole ha accompagnato i 400 “corridori del cielo” lungo i 22 chilometri, con uno scenario unico ed affascinante.
Una neve che ha sorpreso perfino i camosci, che spesso hanno incrociato la corsa degli skyrunners, ma non il tattico Michele Tavernaro, campione di orienteering che ha gareggiato due sole volte nelle “sky races”, e per due volte si è presentato primo sul traguardo. Per la verità lo scorso anno a Canazei il fotofinish lo ha dato terzo ma con lo stesso tempo del vincitore, quest’anno si è preso il lusso di surclassare il capoclassifica del “mondiale”, l’inglese Rob Jebb, ma il fatto saliente è che ha battuto, finalmente, il record della gara che apparteneva al mitico Fabio Meraldi e stabilito nel 1998. Ora il tempo di riferimento, quello che Tavernaro ha bloccato sul cronometro, è di 2h08’30”, dieci secondi che per Tavernaro valgono davvero oro.
E proprio l’inglese capoclassifica del mondiale ha innestato il turbo subito dopo il via, accendendo un ritmo molto selettivo. Tavernaro ha cercato di controllare a vista il campione inglese, lo ha lasciato scollinare per primo sia alla Forcella Pordoi che sul Piz Boè, quindi in discesa ha messo a frutto la sua tecnica orientistica che ha “disorientato” Rob Jebb. Quest’ultimo proprio in Val Lasties, dove il dislivello si fa impressionante, è stato raggiunto e sorpassato a grandi balzi. Jebb non è riuscito ad incollarsi alle sue spalle e più volte ha finito con lo sbagliare traiettoria, poi nel finale si è addirittura fatto raggiungere dal connazionale Simon Booth, il quale era settimo sulla Forcella Pordoi e incredibilmente secondo sul traguardo di Canazei, affollato da oltre 2.000 persone. È stato notevole anche il pubblico lungo il tracciato, segnato da 1.702 metri di dislivello concentrati nei primi 10 chilometri.
Grande anche il recupero del bergamasco Fabio Bonfanti, attardato nelle prime fasi di gara, poi velocissimo in discesa tanto da concludere al quarto posto.
Tra le donne una velocissima Corinne Favre, campionessa di sci alpinismo, ha condizionato la gara fin dalle prime battute portandosi al comando e trascinando con sé prima la campionessa di sci di fondo Cristina Paluselli, quindi Emanuela Brizio, attuale leader del Campionato del Mondo. In discesa la Paluselli ha preferito non rischiare ed ha ceduto il passo alla Brizio ed alla campionessa del mondo in carica, la catalana Anna Serra. Sul traguardo la francese è stata applauditissima, del resto anche il suo tempo è stato notevole, 2.44.27, seppure non da record.
Gli organizzatori della Dolomites Skyrace questa volta hanno fatto davvero i miracoli, allestendo una gara che la neve sembrava aver minato. Una competizione che ha esaltato la passione per la montagna di 400 temerari che sul Piz Boè (3.152 m.) si sono trovati a gareggiare ad una temperatura prossima allo zero. Ora il Campionato del Mondo vede al comando tra i maschi l’inglese Jebb (266 punti) davanti a Bonfanti (216) e a Dapit (196) .Tra le donne Corinne Favre ha fatto un balzo in avanti ma la leader è sempre l’italiana Emanuela Brizio.

Classifica:

1) Tavernaro Michele (GS Fiamme Gialle) 2.08.30
2) Booth Simon (GB) 2.10.08
3) Jebb Rob (GB) 2.10.20
4) Bonfanti Fabio (Skyrunning San Pellegrino) 2.10.40;
5) Ratti Carlo (A.S Falchi) 2.13.16
6) Ezpeleta Iturbe Zuhaitz (Euskadi Basque Country Sele) 2.13.21
7) Larger Paolo (G.S. Hartmann) 2.14.02
8) Girardi Ettore 2.14.14
9) Clementi Carlo 2.14.23
10) Becerra Walther (Federaciòn Venezolana de Mo.) 2.14.50

Immagini e comunicato stampa da www.newspower.it

www.dolomiteskyrace.com

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