Le prime sensazioni di Ernestino Zugliani sulla stagione che è ormai alle porte
Abbiamo fatto qualche domanda al neoallenatore della prima squadra, Ernestino Zugliani, riguardo alle sue prime impressioni sulla squadra. Reduce da molte stagioni alla guida delle giovanili, si trova ora a guidare per la prima volta una squadra di “grandi”.
Come hai trovato la squadra e quali sono le prime impressioni sulla rosa a tua disposizione in vista dell’inizio della stagione?
Una buona metà dei componenti della squadra li conosco già in quanto li ho allenati in anni precedenti. Mi riferisco soprattutto all’anno ‘93 con i quali ho recentemente condiviso diversi campionati dai giovanissimi agli juniores ed anche con qualche ’91 ho avuto modo di aver passato qualche stagione sportiva. La rosa è buona e ben assortita anche se non è ampia, quindi confido nel fatto di non dover riscontrare grossi infortuni nel corso della stagione. Stiamo facendo una buona preparazione precampionato che tiene in considerazione anche questo obiettivo. I ragazzi mi sembrano motivati e stanno lavorando bene, purtroppo il numero risicato della rosa non ci permette di lavorare in maniera omogenea sia sulla preparazione atletica che sulla tattica di squadra e di conseguenza di poter essere pronti per la prima di campionato. Alcuni atleti rientreranno verso la fine di agosto, soprattutto per motivi di lavoro. Abbiamo comunque a sostegno una squadra juniores che sicuramente ci può dare una mano in caso di difficoltà, con giocatori all’altezza sia dal punto di vista fisico che tecnico-tattico.
Come commenteresti il sorteggio del triangolare di coppa?
Per me sono tutte squadre nuove e quindi una vale l’altra, bene dunque il triangolare con Valsugana e Tesino. Le due partite di coppa serviranno da test per valutare quanto immagazzinato in questo primo periodo di preparazione sia dal punto di vista atletico che tattico. Andiamo comunque in campo con l’obiettivo di passare il turno.
Il test con la squadra juniores che risposte ti ha dato?
Non sono del tutto soddisfatto, sicuramente bisogna lavorare molto per migliorare. Bisogna tenere in considerazione i carichi di lavoro effettuati, il nuovo modulo di gioco e il fatto che alcuni giocatori abbiano cambiato ruolo rispetto alle precedenti stagioni. L’adattamento al nuovo ruolo non è cosi immediato perché devono ancora assimilarne i principi sia in ottica di tattica individuale che di reparto. Sicuramente, e questo è l’importante, tutti si sono impegnati.
Gli obbiettivi di questa stagione?
Partendo da quanto lasciato dai precedenti colleghi, che sicuramente hanno svolto un ottimo lavoro, l’obbiettivo è quello di consolidare e se possibile migliorare la squadra. Intesa come un insieme di individualità che però hanno come scopo primario il mettere le proprie capacità a disposizione del gruppo. Gli ingredienti sono sempre gli stessi: personalità, impegno, capacità di sacrificio, disponibilità, costanza e tenacia nel perseguire uno scopo comune. In due parole, sostituire “l’io” con il “noi”. E’ chiaro che si va in campo per vincere ogni partita, ma credo sia superfluo porsi come obbiettivo il raggiungimento dei playoff, piuttosto che vincere la coppa o addirittura il campionato, penso che al termine di ogni stagione sportiva il risultato ottenuto sia proporzionale a quanto profuso durante il campionato, quindi quanto di quel “io” sia stato messo in campo per diventare “noi”.
Se son rose ….. fioriranno.
Alessandro Dalla Sega
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