WOC2015 – Sprint scoppiettante
Nella prima domenica d’agosto, sotto il cielo coperto di Scozia, si assegnano le prime medaglie iridate individuali, quelle della Sprint distance.
La gara femminile inizia con la notizia del forfait della Campionessa del Mondo in carica Judith Wyder (SUI) e della vice Tove Alexandersson (SWE). La prima ha dimostrato ieri, durante l’ultima frazione della Mixed Sprint Relay, di non essere in forma a questo Mondiale. Questa mattina ha fatto dei test assieme allo staff svizzero e ha deciso di non prendere parte alla finale di questa sera. Problemi fisici anche per la svedesina: un paio di settimane fa, durante una delle tappe dell’O-Ringen, si è infortunata a un piede. Sembrava avesse recuperato dopo aver vinto in tranquillità la propria batteria di qualificazione venerdì, ma il dolore si è fatto risentire proprio dopo la fine della gara e anche lei ha preferito non prendere parte alla finale.
Senza due delle principali favorite, la più indiziata alla vittoria finale diventa Maja Alm, medaglia di bronzo lo scorso anno. La danese non si limita semplicemente a vincere: sono 43 i secondi che rifila alla seconda classificata. Dopo aver sfiorato lo scorso anno la sua prima medaglia, persa per un solo secondo, a 31 anni d’età l’ucraina Nadiya Volynska conquista la medaglia d’argento, lasciando dietro di 12” la russa Galina Vinogradova, medaglia di bronzo.
Non riesce più a vincere una medaglia individuale dal 2012 la regina dell’orienteering Minna Kauppi. Oggi ha optato per una capigliatura con due treccine che, frustigandole le spalle, le ricordavano di spingere fino a fondo, ma nemmeno questo è servito per farle raggiungere il podio. Si ferma a una deludente 6^ posizione a soli 3” dal gradino più basso del posio.
Gara fantastica dell’altoatesina Lia Patscheider. Alla sua prima partecipazione ai Mondiali assoluti sta stupendo: dopo la qualificazione per la gara odierna ottenuta venerdì, la fantastica prima frazione della staffetta sprint di ieri, la giovane azzurra non è ancora paga e strappa un ottimo 25° posto (+2’20”) nella Sprint di oggi, secondo miglior posizionamento di sempre per un italiana ai Mondiali, dietro solo al 23° posto di Michela Guizzardi nella Sprint in Savoia nel 2011.
Nella gara maschile tutti i favoriti sono sulla linea di partenza. La lotta per le prime posizioni è molto stretta: i primi 10 atleti sono racchiusi in 14”. Fino a poco della fine sembrava che il belga Yannick Michiels potesse trionfare sul traguardo e conquistare la prima, storica medaglia d’oro per il Belgio. Ma correndo verso l’arena per il passaggio, a circa 2’30” di gara dalla fine, non riesce a superare una staccionata e rovina a terra. Si rialza tempestivamente, ma da lì in poi sembra che non riesca a spingere come prima e finisce deluso al 5° posto.
La vittoria va allora al 25enne svedese Jonas Leandersson, che conquista la sua prima medaglia d’oro individuale. Solo 2” dietro di lui chiude lo svizzero Martin Hubmann, il più giovane dei due fratelli, mentre altri 2” più dietro si piazza sul terzo gradino del podio lo svedese Jerker Lysell, alla sua prima medaglia mondiale, sia assoluti che junior.
Chiudono la classifica i nostri Riccardo Scalet (42° – + 1’52”) e Giacomo Zagonel (43° – + 1’54”), mai veramente in gara oggi. In generale fin’ora l’esperienza mondiale resta per loro estremamente positiva per via della qualificazione che era molto difficile da conquistare.
Domani giornata di riposo, si riparte martedì con la Middle distance.
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