All’interno delle molteplici attività svolte in questi anni, volevo porre l’attenzione su quella che risulta tra le più significative. Dallo scorso anno Simoni Valerio, con la collaborazione di Mario Zeni, Paolo Zagonel ed Ernestino Zugliani, ha dato vita alla manifestazione annuale “Premio calcio/scuola”.
Un’iniziativa che pone l’attenzione su due istituzioni, la scuola e lo sport, che risultano fondamentali nella crescita dei ragazzi e che sono complementari e non in competizione. Attraverso questo tipo di manifestazioni speriamo di favorire una sempre maggiore collaborazione tra le istituzioni e una sensibilizzazione dei genitori e dei ragazzi stessi. L’educazione sportiva e quella scolastica ne possono beneficiare vicendevolmente, fornendo ai ragazzi validi strumenti per aiutarli nella loro crescita.
Per concludere, ai genitori e a tutti noi volevo lasciare un piccolo spunto di riflessione attraverso un articolo che mi è capitato di leggere recentemente. Da uno studio americano è emerso che la metà dei genitori mentre assiste alle partite si innervosisce. La motivazione principale di tale comportamento è da attribuire ad una questione personale di rivalsa per quello che non si è riusciti a realizzare e che vorremmo invece riuscisse ai ragazzi. Così ogni fattore che può mettere in ombra il talento (avversari, allenatore, compagni, arbitro!!!) può diventare motivo di arrabbiatura.
Sarebbe molto importante per noi adulti, anche se non facile, diffondere nei giovani la cultura della sconfitta non come fattore negativo ma elemento di crescita. La partita persa o la brutta prestazione sia personale che di squadra deve essere vista come uno stimolo a migliorare. Questo porta serenità nei ragazzi con riflessi positivi nelle relazioni personali e nei risultati scolastici.
Michele Naletto
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