Meyer su Fischhuber all’ultimo blocco, Juliette Danion domina tra le donne
Fiera di Primiero, per un week-end, è capitale dell’arrampicata bouldering ed è anche terra di conquista dei francesi. È stata la Marsigliese, infatti, a salutare a tarda notte i due vincitori della Coppa del Mondo disputata in Valle di Primiero dominata dalle Pale di San Martino, autentica palestra naturale degli arrampicatori.
Un solo inno per maschi e femmine, con i transalpini Jerome Meyer e Juliette Danion che conquistano il pubblico da stadio, nonostante la concomitante partita Italia-USA, che ha sottolineato con entusiasmanti boati ogni conquista di top, cose da pelle d’oca.
Lo si sapeva che le pareti di Fiera di Primiero sarebbero state severe, lo si era visto nelle qualificazioni e nelle semifinali ed è per questo che gli atleti di tutto il mondo hanno scelto come loro “santuario” Parco Clarofonte, dove ormai da cinque anni nel mese di giugno il bouldering diventa protagonista.
Ma se la Francia si gode i due successi, maschile e femminile, gli italiani si coccolano il loro giovane talento Michele Caminati, terzo in qualifica, quinto in semifinale e sesto in finale. Insomma, una nottata da incorniciare per uno sport che è ancora considerato di nicchia, ma che conta tantissimi praticanti.
La gara clou di questa prova italiana di Coppa del Mondo ha preso il via alle nove ieri sera seguendo la nuova norma che, in finale, vede i concorrenti affrontare in sequenza un solo “boulder” alla volta, maschi e femmine affiancati, con tutta l’attenzione concentrata sulle arrampicate dei campioni.
In finale, nonostante le difficoltà , solo il primo blocco femminile è rimasto inviolato al top, con addirittura la russa Abramchuk e l’austriaca Stohr che non sono riuscite neppure a conquistare la zona, il punto “rosso” intermedio. La gara, in pratica, si è decisa sul secondo boulder con la Danion che faceva centro al primo tentativo. Un’azione di classe la sua, che ha stroncato le avversarie. Ma la francesina “cadeva” sul terzo blocco che al secondo tentativo era invece realizzato dalla Abramchuk e dalla Stohr, e così tutta la gara veniva messa nuovamente in discussione. La quarta parete che sembrava essere difficile veniva invece interpretata con audacia da tutte e sei le atlete. A quel punto la discriminante tra le prime tre, che vantavano due top ciascuna, era proprio il fatto che la francese con un solo tentativo è salita in cima al secondo blocco. Con la Bibik che si è piazzata solo 11.a in semifinale, ora la francesina fa un bel balzo in Coppa del Mondo, ma la russa promette battaglia.
Sul podio a fare da damigelle alla Danion la Stohr e la russa Abramchuk finite a pari punti, ma l’andamento delle semifinali e delle qualifiche ha dato la precedenza all’austriaca. Alle loro spalle l’altra francese Abgrall, la belga Graftiaux e l’americana Seguy.
La finale dei maschi non ha lasciato, al pubblico, nemmeno un attimo di respiro. Il primo blocco era spettacolare e solo Caminati non riusciva a risolvere il “problema”, fatto questo che lo innervosiva non poco il chè unito alla stanchezza e, probabilmente, alla tensione per la sua prima finale di Coppa del Mondo, lo condizionava per il proseguo della gara.
Sul secondo blocco solo Fischhuber, sebbene dopo due tentativi, portava a casa il risultato con una ovazione da grande goal, il terzo blocco era meno difficile di quello che sembrava, solo Caminati e Julien rimanevano a bocca asciutta. Meyer con un’autentica acrobazia in rotazione si aggrappava alla minuscola presa che era la soluzione dell’ultimo blocco. Ci riusciva anche il ceco Mrazek ma l’ultima parola per la vittoria spettava a Kilian Fischhuber, il vincitore di Primiero World Cup 2004. Il nervosismo lo tradiva e lo costringeva ad una sequenza di tentativi, poi negli ultimi secondi sembrava dovesse farcela, ma le braccia erano ormai sfiancate, le dita distrutte e a due secondi dallo scadere dei 6′ finiva a terra. Per lui era la polvere, per Meyer l’altare che significava anche un rafforzamento in Coppa del Mondo, ora comandata dal francese con 445 punti davanti a Fischhuber (380) ed a Pouvreau (269).
Per le donne capovolgimento al vertice della Coppa, con la Danion che conquista la leadership (344) per un punto su Olga Bibik (RUS). Terza l’austriaca Stohr.
Bilancio con i fiocchi per gli organizzatori dell’US Primiero San Martino che hanno chiuso in bellezza, col conforto del tempo e con i complimenti del mondo del boulder. E mentre si spegnevano i riflettori di Parco Clarofonte Yuri Gadenz, presidente della sezione arrampicata primierotta, stava già parlando della Coppa del Mondo 2007. La passione ha scavalcato la stanchezza.
Classifica Finale:
Maschile
1) Meyer Jerome (FRA); 2) Fischhuber Kilian (AUT); 3) Mrazek Tomas (CZE); 4) Pouvreau Gerome (FRA); 5) Julien Stephane (FRA); 6) Caminati Michele (ITA).
Femminile
1) Danion Juliette (FRA); 2) Stohr Anna (AUT); 3) Abramchuk Yulia (RUS); 4) Abgrall Emilie (FRA); 5) Graftiaux Chloe (BEL); 6) Seguy Audrey (USA)
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