Il keniano Kiprono Kirwa e la burundiana Anesie Kwizera sono i vincitori della 35^ edizione della impegnativa corsa trentina. Kirwa si è imposto con il tempo di 28’08”, battendo un generosissimo Gabriele De Nard (28’12”) grazie ad un’azione dirompente negli ultimi due giri. Terzo posto per lo specialista della maratona Valerio Brignone (28’45”). Tra le donne continua a vincere la Kwizera, che in questo inizio di stagione aveva vinto anche ad Arezzo. Come nel capoluogo toscano, anche a Tonadico l’ultima atleta a mollare la sua scia è stata la ritrovata padovana Silvia Sommaggio, battuta per soli 3″ (17’54” contro 17’57”). Sul podio anche la trevigiana Michela Zanatta (18’15”), al termina di una gara particolarmente emozionante e avvincente.
Cronaca della gara su www.sportincampo.it
LE INTERVISTE
Kiprono Kirwa (vincitore): “Sono contento, mi è piaciuto molto il percorso con tutti questi saliscendi, dove mi sono trovato particolarmente a mio agio. La sfida con l’atleta italiano mi ha dato lo stimolo in più per dare tutto quello che avevo.”
Gabriele De Nard: (2° classificato): “Ho dato il massimo e faccio i complimenti a Kirwa che ne aveva molto più di me. Tra l’altro ho fatto ieri un test sui 3.000 mt a Lugano (8’06”) perchè voglio raggiungere il minimo per i 5.000 mt per gli europei, dopo una settimana travagliata per una piccola bronchite. Ho però voluto difendere la vittoria dell’anno scorso, visto il legame che ho con gli organizzatori di questa bellissima gara.”
Silvia Sommaggio (2° classificata): “È stata una bella gara e sono soddisfatta della mia prestazione. La Kwizeira ha gestito bene lo sforzo; io invece ho dovuto affrontarla in maniera diversa per non restare a corto di ossigeno. Comunque continuo sempre con grande passione e voglia di confrontarmi con me stessa, ed è questa la forza che mi fa continuare con convinzione questa mia esperienza nel mondo dell’atletica.”
Michela Zanatta (3° classifica): “Sono contenta e non avrei potuto fare di meglio; mi ha messo in difficoltà lo strappo della Kwizeira perchè da quel punto in poi ho dovuto correre da sola. Fare altri giri in gruppo sarebbe stato per me molto meglio.”
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